domenica, settembre 10, 2006

10-9-06 Tennis, U.S.Open 2006 - Lassù con Maria Sharapova

Sono quassù in una leggerissima nuvola di gioia sportiva. E non è la prima visita ai "piani alti". Comincio ad abituarmici. Se qualcuno il 2 di Gennaio me l'avesse profetizzato non gli avrei mai creduto, giuro. E invece... La prima volta quassù mi ci sono trovato così all'improvviso, quasi senza accorgermene, come è nel più classico dello stile di noi bugianen. Son planato quassù la sera della premiazione, in piazza Castello, dell'oro olimpico di Armin Zoeggler. Migliaia di persone a cantare l'inno di Mameli. Brividi, indimenticabili. E dire che ci eravamo arrivati con piedi ben saldi a terra all'evento preoccupati da quel gruppetto sparuto di sapientoni che prevedevano la sicura sventura di un'Olimpiade in tono minore. E invece ci siamo fatti avvolgere e travolgere dal sogno olimpico, contagiando tutto e tutti. E poteva anche bastare così... se non mi avesse rispedito quassù in piena estate "tedesca" Fabio Grosso quando ha trasformato il rigore del mio/nostro sogno mondiale. Altro che piedi per terra, lì si partiva da sotto terra. Prima Calciopoli e poi le precipitose accuse a Lippi e ai giocatori di quella nazionale che amo e soffro a prescindere, incondizionatamente, come mi ha insegnato mio padre. Mio papà, che mito. Ci credeva già dopo il pareggino scialbo con gli States e per fortuna ci hanno creduto soprattutto Lippi, Gattuso e Kannnavaroo e tutti gli altri ventitre azzurri che il 9 di luglio mi hanno catapultato per la seconda volta quassù. Lacrime, ineguagliabili. E non chiedevo di più... fino alla finale di stanotte. Si era volato basso anche questa volta con tutte quelle critiche alla bella siberiana... ce ne era per tutti i gusti, da quelle (più che giuste) tecniche a quelle (stucchevoli) comportamentali. E invece ri-eccomi ancora quassù ma... non mi ci ha spedito lo splendido uno-due pugilistico con cui la Sharapova ha mandato ko le prime due giocatrici del mondo. No, non sono qua per i due 6-0 (su tre set n.d.r.) rifilati in scioltezza alla Mauresmo in semifinale e nemmeno per il duplice 6/4 con cui Masha ha dominato la Henin in finale imponendole il suo insostenibile ritmo di palleggio e le sue micidiali accelerazioni da fondo. Il biglietto n.3 per l'attico "con nuvola" lo devo soprattutto a quel piccolo gesto finale quando durante la premiazione la bella siberiana per la felicità incontenibile quasi ci smonta in diretta la coppa di Flushing. Ih-ih-ih. Quella "combina guai" è la mia Maria, quella che mi/ci ha stregato a Wimbledon 2004, quella libera dalla figura ingombrante del padre, quella (per una volta) lontana dai riflettori dei mass media, quella che è solo una ragazza di 19 anni che non sta più nella pelle per aver realizzato un bellissimo sogno. Sorrisi, felici. Domani scendo dalla nuvola, promesso... almeno fino alla prossima volta... eh-eh-eh-eh... no, scherzo, puo' bastare davvero così per questa meraviglia di 2006... certo che se Valentino Rossi realizza l'epica rimonta... To be continued... !

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