giovedì, agosto 24, 2006

23-8-06 Basket, Mondiali 2006. U.S.A.-Italia 94-85


Non siamo riusciti a bissare la sorprendente vittoria contro il Dream Team (ammesso e non concesso che si possa chiamarlo così n.d.r.) di Colonia 2004 ma non abbiamo affatto sfigurato: siamo stati i primi a tenere Team U.S.A. sotto i 100 punti e abbiamo ridotto lo scarto finale a meno di 10 lunghezze. Chapeau. Fare di più era oggettivamente difficile e probabilmente "fare di più" avrebbe significato rimandarli ko. La nuova Italia di Charlie Recalcati esce si sconfitta ma con l'onore delle armi. E' stata la solita Italia che arranca sotto le plance a rimbalzo (anche se oggi, come contro gli Sloveni ieri, si è lottato col coltello tra i denti anche in zona pitturata) ; un'Italia che nasce e muore col tiro dalla lunga distanza ma che è stata bravissima a sfruttare proprio quest'arma micidiale per mandare in crisi nel primo quarto gli americani. Alla fine abbiamo anche abusato un pò del tiro da 3 forzando alcuni tiri che ovviamente non sono andati a segno. Voto 10 anche alla scelta di Recalcati di abbassare il ritmo e di concedere il minor numero possibile di contropiedi con schiaccione finale sulle orecchie che tanto gasa e piace ai ragazzi di coach K. E poi segnatevi questi 3 nomi: Belinelli, DiBella e Mancinelli, in rigoroso ordine alfabetico, perchè sono l'oro azzurro di questo Mondiale nipponico. Belinelli ha mandato un paio di cartoline pesanti ai talent-scout NBA quasi scherzando, a suon di triple in faccia, il "predestinato" King James per un quarto e mezzo abbondante. DiBella è passato dalle stalle (senza offesa per i parquet di Serie D dove si esibiva fino a 6 anni fa n.d.r.) alle stelle d'oltreoceano come se nulla fosse: il buon Hinrich non l'ha mai, dico mai, preso in difesa. Mancio ha sofferto di più, ha patito in marcatura ma dall'altro lato del campo si è preso le sue belle rivincite face to face con i bestioni U.S.A. !! E' mancata all'appello la vecchia guardia, Marconato e Basile in primis ma va bene uguale... non ci scordiamo che all'intervallo eravamo a +9 e ci siamo issati fino a +12 prima dell'uragano Anthony. Già, Melo (35 totali a referto) ha messo su un discreto one man show soprattutto nel terzo quarto che ha firmato con la bomba da 3 del 71-64 che ci ha tagliato definitivamente le gambe. Domattina alle 9 match decisivo per la piazza d'onore del girone contro Portorico: vietatissimo fare passi falsi e gettare tutto alle ortiche.

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